TESTIMONIANZA di un ex-gifrino (1)

 

TESTIMONIANZA di un ex-gifrino (1)

Immaginiamo che vi sia capitato di ritrovarvi per le mani un volantino, o che abbiate visto tra le scelte consigliate dei canali da seguire sui social questo nome: GiFra. Immaginiamo che abbiate il desiderio di capire di cosa si tratti e perché mai dovrebbe interessarvi. Cercando sul motore di ricerca potreste incappare in una prima definizione: la Gioventù Francescana (Gi.Fra.) è un movimento cattolico (definito fraternità) di giovani cattolici (detti "gifrini") di età compresa tra i 14 e i 30 anni. Definizione giusta, ma, allo stesso tempo, riduttiva. Serve una chiave di lettura, una lente migliore per inquadrare meglio di cosa si sta parlando.
La parola magica che serve è “Fraternità”. Parola che – parafrasando – è stato proprio San Francesco d’Assisi a utilizzare per primo, ma non per sua decisione.

Cosa significa Fraternità? Perché è tanto importante per capire la GiFra. Ebbene, per quanto si possano consultare i dizionari, non esiste una definizione oggettiva capace di rendere bene l’idea. Dopo 6 anni di cammino fraterno, penso di poter dare un paio di chiarimenti alle vostre domande.
Il mio cammino in fraternità è iniziato con un volantino. Uscito dalla chiesa, a conclusione della Messa, mi hanno dato questo piccolo foglietto di carta dai colori sgargianti, ma non eccessivi, con l’invito per un rinfresco previsto per il giovedì sera successivo.

Dopo aver frequentato l’oratorio prima e gli Scout poi, senza un particolare successo in termini di legami e amicizie, ero un po’ scettico sulla buona riuscita di anche di quella possibilità. Eppure, era già da un po’ che sentivo il bisogno di sentirmi parte di qualcosa, un gruppo in cui mi sentissi finalmente a mio agio, sia in quelli che potessero essere i miei pregi, sia nei miei difetti.

Decisi di mettere da parte i miei dubbi e di fidarmi della bontà di una così semplice proposta. Mai ho fatto una scelta migliore di questa. Quella prima serata è stata più di quanto io avessi mai sperato. Non perché i gifrini avessero fatto chissà che cosa: non fu niente di diverso da una piacevole rinfresco in compagnia.

Cosa mi colpì?

(la testimonianza seguirà nel prossimo articolo)