Il canto di fra Celestino

 

Il canto è un’espressione artistica che accomuna ogni esperienza umana. Come francescani abbiamo ereditato dall’esperienza spirituale di Francesco d’Assisi una particolare sensibilità alla Bellezza e alla lode. Nelle sue fonti agiografiche possiamo ritrovare questa sua indole descritta con espressioni simili: “l’uomo di Dio Francesco, se ne andava per una selva e cantava giubilante le lodi di Dio nella lingua di Francia”. [Fonti Francescane 1044]

Anche tra i frati attualmente presenti nel convento francescano di Monza non manca questa sensibilità in cui le corde vocali vibrano con semplicità gioiosa, incontrando umanità e volgendo lo sguardo al Cielo.

In particolare c’è fra Celestino Pagani, il quale coltivando la sua passione per il canto, interpreta canzoni di carattere religioso, ma anche non esplicitamente religioso, con il desiderio di portare un messaggio di umanità sotto lo sguardo buono e bello di Colui che è il Signore della Vita. In questa sua passione, negli ultimi anni ha avuto occasione di incidere una canzone dello Zecchino d’Oro presso l’Antoniano di Bologna.

Alcuni video realizzati raccontano questa passione…


LA MIA PREGHIERA ELEVO A TE

Questo canto è una preghiera di meditazione e di lode, che nasce dentro l’animazione liturgica del movimento cattolico del Rinnovamento nello Spirito.




MASTERPIECE

Questa canzone è tratta invece dal repertorio della cantante pop americana Madonna. Fra Celestino ha voluto dedicare questo video a tutti i medici, infermieri, operatori sanitari e volontari impegnati in prima linea dentro le pieghe di questa pandemia globale. Il testo (di cui riportiamo la traduzione italiana) restituisce uno sguardo di ammirato stupore di fronte alla dignità di ogni persona, sia essa sofferente e destinataria di amore, oppure solidale e capace di sacrificio per amore.


Se tu fossi la Gioconda
staresti appeso nel Louvre.
Tutti verrebbero a vederti,
puoi essere impossibile da spostare.
A quanto vedo, questo è ciò che sei,
una rara e preziosa opera d’arte.
Resti dietro il cordone di velluto,
ma non voglio rinunciare ad ogni speranza.

E sono qui al tuo fianco
come un ladro nella notte.
Mi trovo di fronte ad un capolavoro
e non riesco a dirti perché,
ma fa così male
essere innamorati di un capolavoro.
Perché, dopo tutto,
nulla è indistruttibile.

Dal primo momento in cui ti ho visto,
tutte le tenebre si sono trasformate in luce:
un dipinto impressionista,
minuscole particelle di luce.
Questo è come sei per me.
Il tipo “guardare ma non toccare”
e onestamente non può essere divertente
essere sempre il prescelto