LO SGUARDO (D)ALLE PERIFERIE e LA CULTURA DELLO SCARTO – 1 tappa

LO SGUARDO (D)ALLE PERIFERIE e LA CULTURA DELLO SCARTO – 1 tappa


DIARIO DI BORDO:
Scendete a terra, la spiaggia è deserta, se non contate gli altri equipaggi che sono scesi poco prima di voi e quelli che ancora devono mettere piede sulla terraferma...
Entrate nelle profondità della foresta e subito, con vostro grande stupore, notate attorno a voi cumuli di rifiuti, la foresta non è incontaminata come sembra...eppure...ad un’attenta osservazione notate che non sono mucchi disorganizzati, qualcuno ha re-inventato gli scarti per creare bellissime opere d'arte: animali, piante tutte composte con la spazzatura che l'oceano ha trasportato.

La Cerca dei 100 giorni è nata dal desiderio di continuare a proporre Il Friar di Monza come luogo di incontro – con sé stessi, con l’altro e con la Parola - e allo stesso tempo di offrire degli strumenti, al fine di maturare maggior consapevolezza e cura per la terra, la nostra casa comune che come una madre ci accoglie. Gli strumenti e i principi seguiti sono quelli descritti da Papa Francesco nell’enciclica “Laudato sì”. Il Papa ci invita a iniziare da piccoli cambiamenti quotidiani, piccole azioni, affinché nessuno possa sentirsi escluso o impotente di fronte al cambiamento che siamo chiamati a vivere. Ci viene indicata una direzione, non una soluzione “impacchettata”.

Il percorso che ci porta ad allargare lo sguardo per abbracciare la proposta di Papa Francesco - un’ecologia integrale, intesa come ambientale, sociale ed economica – inizia con uno spaccato sul nostro presente e sulla crisi che stiamo vivendo e che può essere definita sociale e ambientale, ma anche etica, culturale e spirituale:

“L’ambiente umano e l’ambiente naturale si degradano insieme, e non potremo affrontare adeguatamente il degrado ambientale, se non prestiamo attenzione alle cause che hanno attinenza con il degrado umano e sociale. Di fatto, il deterioramento dell’ambiente e quello della società colpiscono in modo speciale i più deboli del pianeta: Tanto l’esperienza comune della vita ordinaria quanto la ricerca scientifica dimostrano che gli effetti più gravi di tutte le aggressioni ambientali li subisce la gente più povera.[…] (LAUDATO SI', n° 48)

E’ tragico l’aumento dei migranti che fuggono la miseria, purtroppo c’è una generale indifferenza. La mancanza di reazioni di fronte a questi drammi è un segno della perdita di quel senso di responsabilità per i nostri simili. [...] (LAUDATO SI', n° 25)

Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato  nella loro inalienabile dignità”.
(LAUDATO SI', n° 30)

È proprio alle periferie che siamo chiamati a dare l’annuncio. Siamo chiamati a lasciarci guardare dalle periferie e chiederci: cosa possono insegnarci questi fratelli per imparare a prenderci cura della casa comune? 

Sulla base di queste domande, in questa prima tappa della Cerca, lanciando delle piccole provocazioni e allo stesso tempo mantenendo la natura ludica dell’iniziativa, è stato chiesto ai partecipanti di affrontare diverse sfide, tra cui presentare le loro squadre tramite foto,video o poesie e travestirsi da elementi della natura utilizzando il materiale presente in casa, senza sprecare nulla.